martedì 29 settembre 2015

La facondia di Napoleone

Con questo post adempio a ben tre cose: un po' di pubblicità a una raccolta di aforismi, partecipare a "una parola al mese" e... lasciare esprimere per una volta la mia anima femminista (cosa assai rara).






 Questo post partecipa all’iniziativa Una parola al mese. La parola di settembre 2015 è facondia (al link maggiori informazioni).






 
Di quale raccolta di aforismi sto parlando? Del libro pubblicato dalla Newton Compton Editori, "L'Arte di Comandare" (in vendita a 1,90€). E come si può capire dal titolo del post, è una raccolta di pensieri di Napoleone Bonaparte.
Non so cosa pensiate voi di lui, ma è stato per me assai interessante scoprire un libricino che avrebbe potuto lasciarmi conoscere qualcosa in più rispetto al libro di storia. E forse mi ha lasciato conoscere più di quel che avrei voluto...
È stato diviso in aforismi politici, pensieri morali, massime sulla guerra e un'appendice, raccogliendo produzione spontanea napoleonica tratta in diversi momenti della sua esistenza. Si ha quindi anche un lieve mutamento di alcuni di essi nel corso del libro, come dopotutto è naturale che sia... La sua non è la facondia di uno scrittore, ma ne aveva da dire (forse pure troppe).
Il capitolo che più ho apprezzato è stato quello sulle Massime sulla guerra, da cui emerge perché era un grande comandante che sapeva vincere.
Invece ciò che mi ha spinto a scrivere questo post risiede nell'Appendice: dal tono dei pensieri e dai riferimenti alle isole, si deduce che questo capitolo raccolga gli ultimi anni di Napoleone, il che potrebbe spiegare il tono inacidito, disilluso, talvolta disperato. Ma non gli posso perdonare ciò che ha detto sulle donne!
Userò quindi la mia facondia per rispondergli per le rime, sperando anche di strappare un sorriso trionfale a qualche altra donna... e di difendere il nostro onore.

"Noi occidentali non capiamo nulla; abbiamo fatto malissimo a elevare le donne quasi al nostro livello. I popoli d'oriente sono stati più intelligenti e giusti dichiarando che esse sono esclusiva proprietà dell'uomo".
Tesoro mio, esclusiva proprietà dell'uomo? Le compri al mercato? Le affitti dal comune? Le aggiusti se si rompono e le vendi se diventano vecchie? Non mi pare che siamo oggetti, ma persone! O sei come quegli animalisti che per un cucciolo di cane venderebbero un rene e per un bambino denutrito si girano dall'altro lato perché gli fa senso? Su dai!

"La natura ha creato le donne schiave; soltato per la nostra ingenuità esse osano pretendere di essere nostre sovrane. Abusano di qualche qualità per sedurci e governarci".
Ok tesoro, se cominciassi con le prime due sentenze non finirei più, per cui mi limito all'ultima. Abusano di qualche qualità... di quali qualità parli, caro mio? Non è che siete voi uomini ad essere morti di *censura* e che volete che ne abusino? Che comunque... Anche se una ne abusa... Vi basterebbe non cedere, no? Troppo difficile per il "forte uomo padrone", schiavo delle "femminee qualità"?

"Per una donna che ci ispira qualcosa di buono, ce ne sono cento che ci fanno fare stupidaggini".
Si può dire lo stesso per voi... Ma mi sembra che sia stato dato un cervello pensante a tutti per decidere da soli cosa fare, che dici?

"La donna è stata data all'uomo perché partorisca figli".
E l'uomo è stato dato alla donna come distributore manuale?

"Una sola donna non basta all'uomo; non può essere sua moglie quando è incinta, quando allatta, quando è malata e non lo è più quando non può partorire figli; l'uomo deve avere parecchie mogli".
Un uomo non può essere marito della donna quando dorme, quando mangia, quando è al bagno, quando è fuori di casa... sai com'è, l'uomo sa fare solo una cosa alla volta. Ah, soprattutto non contiamo quando è l'uomo ad essere sterile. Quindi la donna deve avere moltissimi mariti.

"L'uomo è padrone della donna perché la donna partorisce figli per lui. Ella è proprietà dell'uomo come l'albero da frutto è proprietà del giardiniere".
Per fortuna siamo arrivati in fondo. Bene, uomo, sappi che se una donna non vuole partorire, non lo farà certo per te e, se invece vuole partorire, lo farà anche se tu non volessi. Detto questo, e appurato che non sei padrone perché non puoi decidere per lei, diciamo che se la donna è come un albero allora è legittimata a starsene in casa, in posa, a mangiare e dormire e basta? Sai, non ho mai visto alberi fare qualcosa a parte vivere... Pronto a fare il giardiniere e quindi fare TUTTO senza rinfacciarlo mai alla donna? Mai mai mai, senza quindi pretendere che lei cucini per te o ti pulisca la casa o tutte le altre cose che pretendete le donne-schiave-oggetto facciano? In quel caso, benvenuto e divertiti!

Siamo tutti pari, tutte persone, non esiste un sesso o una razza superiore all'altro, mettetevelo bene in testa!

 

6 commenti:

  1. Mi sa che ha sofferto per amore e si vendica così...

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    1. L'ho pensato anch'io... Era molto altalenante anche sul versante matrimoniale. Ma chi lo sa...
      Anche questa è una di quelle cose che i libri di storia non raccontano!
      Certo non si può mai fare di tutta l'erba un fascio. :)

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  2. Che ti aspettavi dal 1800? Consideravano i neri al pari delle bestie e pensavano che non potessero avere un pensiero proprio...
    L'importante è che nel 2015 quasi tutti abbiano cambiato idea.

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    1. È che dubito fortemente di quel "quasi tutti", quindi giusto ribadire che tacere. ;)

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  3. Bellissima l'idea del botta e risposta con Napoleone!
    Purtroppo di uomini che la pensano così ce ne sono ancora tanti, ma speriamo che prima o poi si estinguano.

    P.S. Grazie per aver partecipato a "Una parola al mese".

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    1. Chissà cosa avrebbe ribattuto a sua volta Napoleone... Secondo me, mi sarei ritrovata coinvolta in una guerra europea. :D

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