mercoledì 10 aprile 2013

Quando ci si sente vicini alla meta...

Ho appena concluso una delle mie solite lunghe ed inutili riflessioni.
Si dice che tutti hanno un sogno. Qualcuno osa dire che alcuni sognano di più degli altri e altri ancora sostengono di non crederci più. Anche se, secondo me, i sogni non sono un discorso di credibilità: sono soltanto qualcosa di cui non ti potrai mai liberare e che, nel bene e nel male, troveranno sempre il modo di donarti assieme gioia e dolore. (E se qualcuno vuole commentare qui sotto parlando del suo o dei suoi sogni, ben venga!)
Questa premessa per arrivare dove?
Beh, credo che tutti, chi prima e chi poi, arrivino a un passo dai loro sogni, come recita la bella canzone Disney de La Principessa e il Ranocchio (che al più presto approfondirò). Per me è così esattamente adesso.
Eppure mi sono accorta che è proprio questa vicinanza quasi insperata che, a poco a poco, mi sta disfacendo l'anima.
Il mio sogno, se non fosse conosciuto ai più, è quello di poter scrivere. Nel preciso sarebbe pubblicare un libro, ma si vedrà...
Tornando al discorso principale, finalmente, un paio di anni fa, ho deciso di rimboccarmi seriamente le maniche e darmi da fare. Contattare editori, ricontrollare i miei vecchi testi e le mie poesie, darci sotto con nuove storie, prepararmi a confronti e miglioramenti, mettermi in gioco... E ora, un po' alla volta, sto ottenendo le prime soddisfazioni. Forse non diventerò famosa (per ora, ahahah!), ma è comunque un grande punto d'orgoglio arrivare tra i finalisti di un concorso. Oppure sentirsi dire da qualcuno di competente che il proprio materiale è buono. O anche solo vedere il proprio nome in un libro, sebbene abbiano pubblicato tutti i racconti pervenuti!
Così, ultimamente, ho cominciato a sentirmi più vicina che mai al mio obiettivo: cominciare a farmi conoscere e a far valere la mia scrittura.
Eppure mi sento così... perduta! Vi capita mai?
Mi sento come se fossi dietro una porta socchiusa, al di là della quale c'è esattamente ciò che voglio. Ma io non sono invitata, quantomeno non ancora, ad entrare, potendo solo origliare e spiare da dove sono. E il timore che questa porta si richiuda oppure che mi "scoprano e mi sbattano via" mi schiaccia. Ultimamente direi che non riesco a pensare ad altro!
Ci siete passati voi? Avete forse qualche consiglio?

4 commenti:

  1. Ogni volta che si arriva vicini a un sogno la paura più grande è di allontanarsene di nuovo. Fino a che ciò che vogliamo è lontano possiamo alternare momenti di speranza ad altri di sconforto, ma, quando il sogno è a un passo da noi, il desiderio di raggiungerlo e la paura di vederlo svanire come un miraggio si amplificano tantissimo. Non ci sono grandi consigli e nemmeno grandi soluzioni. La cosa più importante è non smettere mai di credere che sia possibile e fare anche l'impossibile per avvicinarsi al proprio sogno. Se poi non ci si arriva, almeno si sa di aver combattuto con tutte le armi possibili.

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    1. Sì, suppongo tu abbia pienamente ragione. Chissà. Speriamo sempre finisca bene, no? ;)
      Grazie di aver commentato! Le tue parole sono molto belle.

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  2. I sogni sono destinati a restare tali. Meglio pensare ai tuoi obiettivi come cose realizzabili!

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    1. Ti assicuro che io credo fermamente nella realizzabilità dei sogni e quindi nel loro passaggio a risultati tangibili. ;) Perché secondo me se sono veri sogni, se sono quelli che hai da quando hai memoria, se ti cambiano l'umore e mutano il battito del tuo cuore quanto un innamorato... Sono quelli che VANNO realizzati. E che in un modo o nell'altro, si realizzano, spero. ;)
      Poi il tuo è un ottimo consiglio. Non avevo mai pensato a vederlo come un puro obiettivo. Ci potrei provare, magari mi agito meno. :D
      Grazie mille del commento. :)

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