lunedì 4 febbraio 2013

DmC - Devil May Cry




DmC è un reboot, cioè un “ricomincio”, della saga di Devil May Cry, uscito in gennaio.
Si torna quindi indietro nel tempo, Dante è un giovane scapestrato teppista che vive da solo in una roulotte. E ha i capelli neri.
Una ragazza di nome Kat, che si scoprirà essere una strega, lo va a prendere, per condurlo da suo fratello gemello Vergil. Si vedrà quindi il passato di Dante e, successivamente, combatteranno assieme contro Mundus, il principe delle Tenebre, re dei Demoni, che sta soggiogando la razza umana.

La prima differenza tra questo reboot e la saga originale, oltre al colore di capelli, è che Dante e Vergil non sono più semidemoni, ma nefilim, cioè metà demoni e metà angeli: Eva, loro madre, è infatti un angelo.

Come gli altri Devil May Cry, anche questo va giocato: solo successivamente lo si può giudicare.

Innanzi tutto, rimane il classico stile che lo caratterizza e i cambiamenti maggiori sono a livello di grafica (cambiamenti sempre avvenuti anche tra un gioco e l'altro). Tutta la storia è ambientata in un mondo molto più moderno e occidentale, uguale alla civiltà d’oggi. Questo può piacere come no, per esempio io preferivo l’aria un po’ più sobria (e meno volgare) che c’era prima, ma non disdegno nemmeno questa.

Caratterialmente e psicologicamente, per chi ha ben conosciuto i personaggi, può vedere che non vi sono strani aggiustamenti.

Un grande prego di questo reboot: spiega molte cose e, inoltre, si potrebbe ricollegare quasi perfettamente alla vecchia saga.

Un difetto (a parer mio): per come viene reso Sparda, una volta il mitico cavaliere oscuro, egli perde il 90% del suo fascino e se ne perde il culto.
Una sua peculiarità: le armi non sono molte, ma si dividono tra demoniache ed angeliche, come anche le porte (dove si possono ottenere potenziamenti).
Anche in questo Dmc vi sono le missioni segrete, ma per accedervi, oltre a doverle trovare, bisogna prima procurarsi le chiavi per aprirle. Ciò che è segreto è ancora più segreto. ;)

Insomma, da questo Dmc si potrebbero riprendere senza troppi problemi il 3, l’1 e il 2, ma non si potrebbe mai trovare la spinta per ricollegarlo al 4, che si fonda proprio sul culto di Sparda.

In qualsiasi caso, per chi non conoscesse la saga lo consiglio perché trovo gli piacerà (se interessati al genere). Per chi l’avesse già conosciuta, gli suggerisco di provarlo ugualmente: è probabile che rimarrà più positivamente colpito di quanto potrebbe credere.

Buon divertimento. ;)

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