VS
“La versione
di Barney” è la narrazione in prima persona di un uomo ormai vecchio, per
l’appunto Barney, che si mette a scrivere la storia della sua “vita dissipata”
per due motivi: primo, rispondere alle accuse che il suo acerrimo amico/nemico
(o forse solo nemico) Terry McIver gli ha rivolto nella sua autobiografia;
secondo, discolparsi dall’accusa di omicidio che lo vedrebbe colpevole della
scomparsa, e quindi morte, di Boogie, il suo migliore amico.
Il libro,
scritto da Mordecai Richler, venne pubblicato nel 1997, mentre il film è stato
prodotto nel 2011 da Richard J. Lewis.
Ammetto che
vidi prima il film e solo poi lessi il libro. Inoltre il film lo vidi ancora
due anni fa, per cui non lo ricordo perfettamente. Però è chiaro che vi siano
differenze notevoli tra libro e film.
La maggior
parte di queste, comunque, sono comprensibili: il libro è in prima persona ed
il protagonista fa continue digressioni, svariati salti temporali e vi sono le
note a piè di pagina del figlio dello stesso. Se non si è concentrati sulla
lettura si rischia senza tante difficoltà di non capire più di che cosa Barney
stia parlando.
Un film così
sarebbe inguardabile, oltre al fatto che è impossibile rendere un film in prima
persona, quindi con le emozioni personali ed i pensieri bene in vista.
Questo non toglie comunque le capacità del regista, che è riuscito al meglio a proiettare su schermo una trama così confusa e, come si capisce presto, delicata nella sua "volgarità".
Mi è
comunque piaciuto di più il libro, rispetto al film, anche se entrambi mi hanno
“distrutto” dentro. Ma se spiegassi perché, vi dovrei raccontare tutto. ;)
Per cui, se
non siete troppo delicati e un po’ pazienti, ve lo consiglio. Più il libro del
film.
Saprà
regalarvi sorprese, nel bene e nel male, fino alla fine. :)
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